Come raggiungerci
Il nostro rifugio si trova nel territorio del Comune di Balme, in Provincia di Torino.
Parcheggiata l’auto al Pian della Mussa imboccare a sx la strada sterrata e, attraversata la Stura sul nuovo un ponte di legno, costeggiare l’Alpe Venoni, e proseguire sul sentiero (EPT222) che presenta molti tornanti, prendere rapidamente quota.
A circa 2300 mt si raggiunge il Pian dei Morti, ampia sella erbosa dove lo sguardo si allarga su tutto il Pian della Mussa e sul resto del percorso.
Lasciare sulla destra il sentiero EPT223 che conduce al Pian Gias, raggiungere la base di una paretina rocciosa dove è attrezzata una zona per l’arrampicata. Il sentiero la evita spostandosi sulla destra, supera alcuni facili gradini rocciosi attrezzati con mancorrenti di corda, e prosegue con alcuni tornanti al margine di un valloncello.
Giunti senza difficoltà ad un colletto dal quale è già possibile vedere il rifugio, si percorre ancora l’ultimo tratto pianeggiante che conduce in pochi minuti alla meta, in splendida posizione panoramica sull’ampia conca del Crot del Ciaussinè e di fronte alle vette circostanti.
ACCESSO PRIMAVERILE
La strada che sale al Pian della Mussa diviene transitabile nel mese di maggio; fino ad allora occorre seguire la pista innevata che in circa un’ora e mezza porta al fondo del pianoro. Da qui partono i vari percorsi che salgono al rifugio.
Canale d’Arnas (Video Canale d’Arnas girato da Guido Boffetta il 09.04.2012)
Percorrere in direzione Sud il Vallone D’Arnas sino al termine del bosco dove, a destra, appare l’omonimo ripido canale che si risale interamente fino a sbucare nell’ampia conca del Crot del Ciaussinè. A volte possono essere utili piccozza e ramponi per superare l’ultimo tratto del canale. Proseguire facilmente verso Sud-Ovest lungo morbidi dossi che in breve portano al rifugio, posto un centinaio di metri più in alto (ore 2-2,30).
Vecchia teleferica
Si tratta di un percorso effettuabile con neve scarsa o ben assestata. Seguire le tracce del sentiero estivo sino al Pian dei Morti; da qui risalire in direzione Ovest l’ampio pendio del Gias della Naressa. Tenendosi in prossimità della vecchia teleferica in disuso raggiungere la diroccata stazione d’arrivo e il colletto a quota 2681. Con brevissima discesa sul versante opposto raggiungere facilmente il Rifugio (ore 2,30-3,00).